[Skip to content]

Anne Holtrop

Olanda / Bahrain

Continua a leggere

Anne Holtrop (1977) ha fondato il proprio studio ad Amsterdam (Paesi Bassi) nel 2009 e ha proseguito la sua attività a Muharraq (Bahrein) nel 2014. Attualmente lo Studio Anne Holtrop ha 20 collaboratori. Nel 2015 sono stati completati i primi due grandi edifici, il Museo Fort Vechten, che fa parte del più grande sito patrimonio dell’umanità dell’UNESCO nei Paesi Bassi, e il Padiglione Nazionale del Regno del Bahrain per l’Expo Milano 2015. Di recente realizzazione sono il Green Corner Building a Muharraq e il Siyadi Pearl Museum, parte del sito patrimonio dell’umanità dell’UNESCO “The Pearling Path”. Lo studio ha completato nuovi negozi in tutto il mondo per Maison Margiela, con flagship stores a Londra, Parigi, Osaka e Shanghai, e attualmente sta costruendo a Riyadh il nuovo Misk Art Institute. Il lavoro dello studio, così come l’insegnamento e i risultati della ricerca di Anne Holtrop come docente presso l’ETH di Zurigo, sono stati presentati e raccolti in biennali e istituzioni internazionali, come la prima Triennale di Architettura di Sharjah, la Biennale di Architettura di Seul, il Frac Le Plateau a Parigi, la Biennale di Arte Contemporanea di Diriyah, il Carnegie Museum of Art e i Musei del Qatar. È professoressa titolare all’Accademia di architettura dell’Università della Svizzera italiana.

Museum Fort Vechten, Bunnik (Olanda), 2011-2015, foto di Bas Princen

Green Corner Building, Muharraq (Bahrain), 2018-2020, foto per gentile concessione di Anne Holtrop

Moschea e Museo Siyadi Pearl, Muharraq (Bahrain), 2019-2024, foto per gentile concessione di Anne Holtrop

1.

Argentina

2.

3.

Inghilterra

6.

Austria

7.

Germania

8.

9.

Spagna

10.

Francia

11.

12.

Brasile

13.

Germania / Austria

14.

Anne Holtrop

Olanda / Bahrain

16.

Cina

17.

Portogallo

18.

Inghilterra

19.

Portogallo

20.

Stati Uniti d’America

21.

Giappone

22.

Svizzera

25.

Belgio

26.

Stati Uniti d’America

27.

Spagna

28.

29.

Brasile

30.

Giappone

31.

Messico

Oops! It appears that you have JavaScript disabled. In order to see this page as it is meant to appear, please re-enable JavaScript!