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Xu Tiantian – DnA Design and Architecture

Cina

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Xu Tiantian (Fujian, 1975) ha conseguito il Bachelor alla Tsinghua University di Beijing e il Master of Architecture in Urban Design alla Harvard University Graduate School of Design. Dopo un’esperienza professionale negli Stati Uniti e in Olanda da OMA, ha fondato a Pechino lo studio DnA Design and Architecture. Nel 2006 ha ricevuto il WA China Architecture Award e nel 2008 il Young Architects Award della Architectural League New York. Nel 2019 ha vinto il Moira Gemmill Prize for Emerging Architecture. Nel marzo 2018 l’AEDES Architecture Forum di Berlino le ha dedicato la mostra Rural Moves – The Songyang Story.

Vincitore

Ottava Edizione 2021-2022

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La giuria ha attribuito all’unanimità lo Swiss Architectural Award 2022 a Xu Tiantian per l’intervento di riuso del ponte Shimen sul fiume Songyin (2016-2017), la fabbrica di tofu nel villaggio di Caizhai (2017-2018), l’intervento di riuso delle cave di Jinyun (2021-2022), con la seguente motivazione:

Le opere presentate da Xu Tiantian, situate nelle contee di Songyang e Jinyun (un’area rurale della provincia di Zhejang (Cina) caratterizzata da un paesaggio per un verso preservato nella sua struttura tradizionale e per un altro minacciato dal processo di spopolamento indotto dalla migrazione dei più giovani nei centri urbani della regione), “hanno convinto la giuria per il felice connubio tra le istanze civiche che li animano (poiché volti a servire le comunità locali) e la qualità dell’architettura proposta, caratterizzata da una spiccata attenzione al contesto, da un’attitudine precisa e poetica al tempo stesso, e dall’operare al crocevia di scale e temi diversi, tra architettura e infrastruttura, tra permanente e effimero, tra riuso e intervento ex-novo”.


Riuso del ponte Shimen sul fiume Songyin

Contea di Songyang (Cina), 2016-2017

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Nelle aree montuose che collegano le province di Zhejiang e Fujian, i ponti sono al tempo stesso elementi infrastrutturali, testimonianze culturali ed edifici pubblici iconici per le comunità locali. Il ponte coperto, dotato di un tetto per proteggerne la struttura lignea, offre un riparo dal sole e dalla pioggia e spesso funge da luogo d’incontro e centro del villaggio. È stato questo tipo di infrastruttura a ispirare la ristrutturazione del ponte Shimen, nella contea di Songyang.
Al ponte esistente, abbandonato e in progressivo degrado, è stata aggiunta una struttura lignea parzialmente coperta, che riprende il ritmo delle arcate di pietra interrompendosi nel tratto centrale per formare un’ampia piattaforma panoramica, ornata da filari di alberi come un’isola galleggiante e affacciata sulla vicina diga millenaria. La struttura funge da luogo di sosta per i visitatori e da collegamento pedonale tra i villaggi di Shimen e Shimenyu, che un tempo costituivano la medesima unità amministrativa, poi separata dalle frequenti piene del fiume. L’intervento trasforma un’infrastruttura in uno spazio pubblico multifunzionale e contribuisce al restauro e alla salvaguardia di una testimonianza storica saldamente connessa all’identità del luogo.

Riuso del ponte Shimen sul fiume Songyin (Cina), 2016-2017. © Foto di Wang Ziling

Riuso del ponte Shimen sul fiume Songyin (Cina), 2016-2017. © Foto di Wang Ziling

Riuso del ponte Shimen sul fiume Songyin (Cina), 2016-2017. © Foto di Wang Ziling

Riuso del ponte Shimen sul fiume Songyin (Cina), 2016-2017. © Foto di Wang Ziling

Riuso del ponte Shimen sul fiume Songyin (Cina), 2016-2017. © Foto di Han Dan

Riuso del ponte Shimen sul fiume Songyin (Cina), 2016-2017, sezione


Stabilimento per la produzione di tofu

Caizhai, contea di Songyang (Cina), 2017-2018

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Caizhai è un villaggio di montagna noto per la sua produzione di tofu, il migliore della regione. All’ingresso del villaggio si è previsto di costruire un nuovo stabilimento, un intervento puntuale volto a migliorare la produzione di tofu e al contempo integrare i singoli laboratori familiari in un’entità economica collettiva, che gestisce la nuova fabbrica. Il sistema di assemblaggio prefabbricato, usato per realizzare la costruzione lignea, instaura un dialogo con la tradizionale struttura a tenone e mortasa delle case coloniche. Una passerella coperta invita i visitatori ad osservare la produzione del tofu, mostrata come patrimonio culturale immateriale del villaggio. L’edificio richiede una manutenzione elementare grazie all’illuminazione e ventilazione naturali, al sistema di raccolta dell’acqua piovana e al trattamento efficace delle acque reflue. Grazie a programmi culturali ed educativi, l’edificio è diventato una meta e un laboratorio popolari per le gite scolastiche. Ma quel che più conta, lo stabilimento è anche una struttura sociale, grazie alla quale sono state istituite due unità di lavoro di cui fanno parte gli abitanti del villaggio: una governa lo stabilimento, l’altra gestisce la coltivazione biologica dei semi di soia. Lo stabilimento, dunque, non solo ha favorito un’agricoltura più ecologica, ma ha anche trasformato le singole famiglie di agricoltori in entità collettive o cooperative coinvolte nell’economia di mercato. Inoltre, grazie alle nuove condizioni di produzione, ha migliorato la qualità e il prezzo del tofu, favorendo il ritorno dalle città di almeno trenta giovani originari del villaggio, che si sono dedicati alle attività produttive.

Fabbrica di tofu nel villaggio di Caizhai (Cina), 2017-2018. © Foto di Wang Ziling

Fabbrica di tofu nel villaggio di Caizhai (Cina), 2017-2018. © Foto di Wang Ziling

Fabbrica di tofu nel villaggio di Caizhai (Cina), 2017-2018. © Foto di Wang Ziling

Fabbrica di tofu nel villaggio di Caizhai (Cina), 2017-2018. © Foto di Wang Ziling

Fabbrica di tofu nel villaggio di Caizhai (Cina), 2017-2018. © Foto di Wang Ziling

Fabbrica di tofu nel villaggio di Caizhai (Cina), 2017-2018, sezione prospettica


Riuso delle cave di Jinyun

Contea di Jinyun (Cina), 2021-2022

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Oggi il riuso e l’adattamento delle risorse territoriali è considerato ovunque un contributo essenziale allo sviluppo sostenibile; in un tale contesto, la rivalutazione delle risorse locali, oltre ad essere una sfida urgente, offre nuove opportunità alle regioni rurali. Nella contea di Jinyun il riuso di un gruppo di cave potrà essere da esempio per le altre 3000 cave abbandonate nella regione, ritenute una risorsa preziosa per le attività culturali e sociali, lo sviluppo sostenibile e la crescita economica della popolazione locale.
L’intervento è articolato su tre cave. Il programma della prima si basa sulla richiesta dei lavoratori della cava e dell’intera comunità di mettere in mostra i procedimenti di estrazione della pietra quale patrimonio storico immateriale. La cava adiacente è stata invece trasformata in un teatro, per la qualità della sua acustica e per offrire alla comunità un nuovo spazio dedicato alla memoria delle attività estrattive.
La terza cava è una combinazione tra biblioteca pubblica e tradizionale studiolo cinese e si inserisce nel contesto della locale arte della calligrafia: lo spazio si inoltra per circa 50 m nella montagna e raggiunge un’altezza di quasi 40 m; la sua estensione e la sua destinazione funzionale qualificano l’intervento come il più importante. Riutilizzando le cave abbandonate come nuove strutture pubbliche, il progetto riduce il numero dei nuovi edifici e il loro impatto ambientale. Le cave abbandonate si mutano così in spazi dedicati alla cultura, offrono nuove prospettive alle comunità locali, dal punto di vista sia ecologico sia economico, e riportano in vita un brano di memoria collettiva.

Riusi delle cave di Jinyun (Cina), 2021-2022. © Foto di Wang Ziling

Riusi delle cave di Jinyun (Cina), 2021-2022. © Foto di Wang Ziling

Riusi delle cave di Jinyun (Cina), 2021-2022. © Foto di Wang Ziling

Riusi delle cave di Jinyun (Cina), 2021-2022. © Foto di Wang Ziling

Riusi delle cave di Jinyun (Cina), 2021-2022. © Foto di Wang Ziling

Riusi delle cave di Jinyun (Cina), 2021-2022, pianta

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